Verso il 2021
Carissimi Amici,
si avvicinano finalmente gli ultimi giorni del 2020. Quest’anno, nel quale tutti noi avevamo riposto parecchie speranze di ripresa, è stato invece un anno duro, molto duro. Un anno che oserei definire difficile come nessun’altro mai. Un anno che ha messo a dura prova tante persone, trasformando spesso il sorriso in dolore.
Ebbene, quest’anno così terribile sta finalmente volgendo al termine. E nell’approssimarsi di questa data desideravo farvi giungere un mio personale pensiero di ottimismo e di speranza.
La vita, Carissimi Amici, è molto spesso condizionata da eventi straordinari ed imprevedibili. Siano essi positivi o negativi, di natura sociale e umana, di natura ambientale, questi eventi sono spesso legati tra loro: e modificano, trasformano, sconvolgono il normale scorrere della vita quotidiana. La comparsa del Corona Virus, trasformatosi poi purtroppo in pandemia, è per l’appunto uno di questi eventi straordinari. Un evento che nessuno di noi – neppure la persona dotata della più fervida immaginazione – avrebbe mai potuto prevedere. Un evento che, per quanto inatteso, ci impone di reagire con forza e determinazione.
Forza e determinazione: sono questi, io credo, gli antidoti necessari per superare indenni – o, per meglio dire, con il minor danno possibile – il momento particolare che stiamo attraversando.
Certamente nessuno, oggi, è in grado di prevedere la fine di questo calvario. Le nostre speranze sono riposte nel vaccino. Che arriverà, questo è certo – ma non è ancora dato sapere quando. Funzionerà? Sembra di sì. Per quanto ci proteggerà? Lo scopriremo.
E allora? – direte voi. E allora, da oggi e fino a quando non avremo tutte le risposte, dobbiamo imparare a convivere con il virus, a lottare con tutte le nostre forze per debellarlo. Ciò che è accaduto fin qui fa parte del passato e non si può modificare. Si può imparare da ciò che è stato, e si può anche apprendere che non c’è nulla da apprendere.
Il nostro settore soffre già da molto tempo di una crisi profonda che ci ha costretti a modificare i nostri sogni e i nostri progetti iniziali, costringendoci ad intraprendere nuove metodologie di lavoro e a sostenere nuovi investimenti. La relazione che avevo redatto per l’Assemblea annuale – Assemblea che, come sapete, è stata rimandata per causa di forza maggiore – era imperniata su questo concetto. Nel prepararla non pensavo certamente di indicarvi eventuali risoluzioni in materia di lavoro (ciascuno di noi è signore e padrone di sé stesso e della propria attività!). Mi premeva invece farvi comprendere che è giunto il momento di trovare nuove metodologie di vita e di programmazione.
Non sono un mago né tanto meno un veggente… sono semplicemente un Artigiano pratico che ha sempre privilegiato la sostanza delle cose a scapito della superficialità. Un Artigiano che, in una vita intera, ha accumulato una discreta esperienza e che ha sempre riscontrato come professionalità ed esperienza costituiscano invariabilmente il lasciapassare per il successo di qualsiasi impresa… a maggior ragione in un periodo di difficoltà generale! Sono quindi fermamente convinto che, in futuro, noi tutti ci si debba impegnare per far emergere questi valori, per farli crescere ancora di più, per illuminarli con tutta la luce possibile. Tutto ciò porterà a differenziarci dal quel bailamme di “pseudo-tecnici” che fino ad ora hanno, nostro malgrado, spadroneggiato in lungo e in largo nel nostro settore.
Nonostante le difficoltà menzionate, a differenza delle nostre “consorelle” europee che hanno azzerato l’anno operativo 2020, AIARP ha avuto la forza ed il coraggio di organizzare un unico Corso tecnico a Cavalese con un risultato, oserei dire, splendido. La partecipazione è stata numerosa, addirittura superiore rispetto all’anno precedente, forse motivata dal desiderio di uscire dal lockdown, forse dalla presenza di due grandi marchi di livello internazionale, quali Bechstein e Kawai.
La ciliegina sulla torta però, se mi è concesso il termine, è stata la splendida relazione del nostro Socio Giovanni Farina. Un intervento che ha riguardato non tanto le caratteristiche costruttive dei pianoforti in generale, ma l’illustrazione di piccoli particolari, segreti e consigli molto utili a noi tecnici. Con l’intelligenza, la cultura e la professionalità innata, che già conoscevamo, Giovanni Farina ha illustrato e dimostrato in modo pratico, con attrezzi da lui realizzati per l’occorrenza, motivazioni, cause e, ovviamente, risultato finale dell’intervento.
Desidererei continuare ad esporvi i tanti progetti che in questi momenti mi balenano nella testa; capisco però che non devo cadere nel prolisso e conseguentemente annoiarvi. Desidero quindi approfittare dell’occasione per augurare a tutti Voi ed alle Vostre famiglie un sereno Natale ed un felice nuovo anno.
Un forte simbolico abbraccio
Luciano Del Rio
presidente AIARP